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Liegi-Bastogne-Liegi 2023: il riepilogo

Saltato il duello tra Pogačar ed Evenepoel, il belga bissa facile il successo dell’anno scorso andando via su La Redoute.
23 Aprile 2023

IL VINCITORE

Era uno dei due favoriti e tolto il primo, causa caduta, Remco Evenepoel ha rispettato ampiamente il pronostico. Per il belga campione del mondo in carica una vittoria in solitaria bissando il successo dello scorso anno. Una percentuale di vittoria alla Liegi-Bastogne-Liegi del 100%, due presenze e due vittorie. Quarta vittoria stagionale dopo l’UAE Tour e le due tappe al Catalunya, Evenepoel rientra nel giro che conta. C’erano dei dubbi che ha velocemente fugato e si appresta a una primavera da protagonista al Giro d’Italia.

LO SCONFITTO

Trovare uno sconfitto è difficile perché davvero sembrava fosse una questione tra due vista la startlist e Pogačar, caduto e ritirato anzitempo, non può essere considerato sconfitto. Questa volta non ci sentiamo di buttare la croce neanche addosso a Pidcock che perde le ruote di Evenepoel ma stavolta si prende bene e con merito la piazza d’onore. Gli altri protagonisti più attesi sono comunque tutti bene o male piazzati quindi visti i valori di partenza nessuno è davvero sconfitto.

IL PROPOSITIVO

Buona prova di Healy che prova più volte a inseguire da solo Evenepoel, ma il propositivo del giorno è un altro giovane, Santiago Buitrago, autore di un corsone e non era neanche tra i nostri favoriti. Il colombiano ha tenuto alla grandissima in salita e si è rammaricato per il secondo posto sfumato in volata, ma resta comunque un grande risultato.

IL MOMENTO

Giudice della corsa la Côte de La Redoute. Su quell’ascesa, dopo uno splendido lavoro di squadra, Evenepoel, a meno 33,5 km al traguardo, pianta l’accelerazione decisiva. Pidcock è l’ultimo ad arrendersi, per qualche decina di metri prova a restare agganciato, poi Healy tenta una sortita, ma il vantaggio del belga aumenta costantemente e si lascia andare ai festeggiamenti anzitempo. Prima il momento che ha “deciso” la corsa è stata la caduta e il ritiro di Pogačar: restiamo col dubbio di come sarebbe potuta finire.

LE SQUADRE

Stavolta lo meritano i Soudal Quick-Step perché uscito di scena il rivale numero uno si sono incaricati di controllare la corsa. Nel finale van Wilder ha preparato perfettamente il terreno al proprio capitano. Il Wolfpack si impegna tutto per salvare una stagione delle classiche di primavera non proprio esaltante. Altra squadra ad andare bene, piazzandone tre nei primi venti, è la Ineos Grenadiers: Pidcock 2°, Sivakov 14° e De Plus 17°.

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